Cresciuta con un grande uomo, mio zio, e con la grande donna che gli stava accanto posso dire che se sono così oggi è grazie (o per colpa) a loro; animata infatti da un forte spirito di contraddizione e circondata da soggetti mediocri, ogni volta che, gli zii mi portavano un libro o mi portavano in un museo, io storcevo il naso e sbuffavo perché era più semplice uniformarsi alla massa e non ricevere continui stimoli. Fatto sta che dopo anni di libri lasciati a riempirsi di polvere sugli scaffali, un giorno, decisi che forse potevo leggerne qualcuno e da quel giorno non sono più riuscita ad allontanarmi troppo dai libri, ne ho sempre uno in borsa. Che un Dio protegga gli spiriti contraddittori e le belle persone.
La scelta del film da vedere è vincolata da vari fattori, il principale è cercare un piccolo cinema indipendente non legato alle varie multisala. Le alternative sono poche ma molto valide. Scelgo il teatro La Gran Guardia, guardo cosa propone e decido di portare Pena&Panico a vedere Il Piccolo Principe. A conferma di aver fatto la scelta giusta mi è arrivata quando una mamma tamarra abbestia che con un’eleganza inaudita uscendo dal cinema ha esclamato “Oibò mai più ! Marsha e orso la prossima vorta!” ,ho guardato la mia amica e ci siamo dette “sarà bellissimo!!”. E così è stato! È inutile fare un confronto libro/film perché da che mi ricordo i film hanno sempre perso, non si puo ricreare la bellezza che si nasconde dietro ad ogni pagina da sfogliare, dietro ad ogni personaggio immaginato, dietro alle emozioni delle parole; inoltre il film non è una fedele riproduzione ma propone una storia moderna in cui il perno centrale è l’opera di Antoine de Saint-Exupéry. Il risultato è piacevole, commovente, divertente. Ho trovato interessante i diversi stili di animazione che variavano in base alla storia narrata e soprattutto lo hanno apprezzato anche le piccole belve che finito il film mi hanno chiesto di comprargli il libro. Credo sia il giudizio più stellato che un film possa ricevere.
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